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Polemiche politiche sugli Asili Nido. Ad un articolo è seguito un contro articolo da parte dei sindaci di centrosinistra

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I ‘compagni’ ancora una volta hanno girato il bimbo nella culla
TURBIGO – L’Assemblea di Azienda Sociale del 25 luglio u.s. ha deliberato che, con la fine dell’anno educativo in corso (31 luglio 2017), si conclude la parte contrattualizzata dell’accreditamento del Piano Nidi: nello specifico ciò significa che Azienda Sociale non erogherà più la quota economica riconosciuta mensilmente per i bambini frequentanti i nidi accreditati. Questa decisione è stata deliberata nonostante il voto contrario espresso durante l’Assemblea dai Comuni di Turbigo, Cuggiono e Buscate che si sono trovati pertanto in minoranza rispetto agli altri Comuni a maggioranza di centrosinistra.
Indipendentemente dai ‘colori’ dei governi locali, tale fondo veniva stanziato da 8 anni, proprio per andare incontro alle esigenze delle famiglie in questi anni di crisi. Ma le decisioni della maggioranza dei Comuni del Castanese di centrosinistra non hanno permesso di confermare questo contributo. Meditate gente, meditate. A questo punto, i genitori dovranno rivolgersi alle direzioni degli Asili Nido per conoscere l’importo delle rette per il nuovo anno educativo. Grazie ‘compagni’e meno male che bisognava promuovere la natalità degli italiani!

Chiarimenti in merito al tema “Asili Nido”

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO DAI SINDACI DI MAGNAGO E VANZAGHELLO – Nelle scorse settimane i Sindaci del Castanese si sono riuniti per l’assemblea di Azienda Sociale e Distrettuale:  assemblee dove da anni vengono assunte importanti decisioni, definiti e avviati importanti progetti in ambito socio assistenziale e non solo. Attività ed azioni che vengono “spese” sul e per il territorio, e finanziate nella quasi totalità con fondi comunali.
In questi anni notevoli sono stati gli sforzi per intercettare e ben utilizzare anche risorse “terze” di Stato, Regione ed Enti diversi al fine di ridurre il carico finanziario per i comuni e assicurare servizi di qualità e avviare nuove azioni e servizi. I comuni ed Azienda monitorano puntualmente i bisogni, l’orientamento della domanda ed il flusso delle risorse per dare sempre più puntuali risposte ai vecchi e nuovi bisogni.
Ed è questo quanto avvenuto anche in tema “nidi”. Stato e Regione Lombardia negli ultimi anni hanno introdotto e potenziato misure a favore delle famiglie che fruiscono dei servizi nidi nell’intento di contribuire o addirittura azzerare il costo della retta di frequenza. Un cambiamento nella politica regionale che mentre nel 2009 sosteneva le realtà disposte ad impegnarsi sul tema, ora decide di sostenere direttamente le famiglie e di destinare a queste le risorse necessarie per un alleggerimento delle spese. Ciò invece non è accaduto per altri servizi per i quali è comunque in crescita la domanda ed i relativi costi.
E’ stata pertanto fatta una puntuale analisi della situazione dalla quale si è evinto che, a fronte di comuni che finanziavano con propri  fondi la calmierazione delle rette nido, altri non destinavano nemmeno un euro. Si è poi rilevato come con le recenti misure (nidi gratis regionale, bonus nazionali e i fondi comunali), molte famiglie non hanno pagato la retta nido: un benefit sicuramente interessante e di utilità.
E’ utile inoltre evidenziare che i Comuni che nel tempo hanno gestito proprie realtà, hanno continuato a mantenere in termini di gestione delle strutture e di adeguamento del personale i loro asili nido, garantendo un servizio che si è adeguato agli standard regionali richiesti e cercando di promuovere progetti specifici maggiormente attenti ai tempi dei genitori e ai bisogni dei più piccoli. 
E’ così emerso come sia sicuramente di utilità per tutte le famiglie del castanese che i rispettivi enti non perdano l’opportunità di beneficiare delle misure pronidi che consentono alle famiglie si fatto risparmio e continuare nella promozione dei servizi esistenti.
I Sindaci del castanese a maggioranza hanno così deliberato: la misura di Azienda a favore dei nidi viene riassorbita dalle azioni comunali e della Regione, e le somme prima destinate ai nidi saranno utilizzate ad altri servizi. Insomma si invertono i fattori ma il risultato non cambia; per le famiglie dei comuni che hanno e che vogliono continuare a sostenere la frequenza ai nidi nulla cambia anzi, con i bonus e le misure a disposizione possono anche aumentare i benefici… per i cittadini di quei, per fortuna pochi, comuni che non attueranno tale politica.. beh, non ci saranno benefici .
Un vero peccato stante che trattasi in buona parte di fondi assegnati con principi di equità grazie all’ISEE, che nei comuni dove tali misure sono già state applicate, molte sono le nuove famiglie che hanno fruito di tale servizio!
 Pertanto se le famiglie non avranno sostegno per il servizio nido dal loro comune di residenza, beh non è proprio colpa dei Sindaci del castanese ma del loro Sindaco…..  che per evitare di far emergere questa verità getta sabbia negli occhi ai propri cittadini…. del resto siamo in estate ed un po’ di sabbia ci sta?.. Beh noi crediamo di no!

IL SINDACO DI MAGNAGO CARLA PICCO
PRESIDENTE DI AZIENDA SOCIALE

IL SINDACO DI VANZAGHELLO LEOPOLDO GIANI
PRESIDENTE ASSEMBLEA SINDACI DISTRETTO 5

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