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Dall'archivio:

Pensiero dominante o chiodo fisso ?

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Antonio Oldani risponde alle nostre sollecitazioni e noi pubblichiamo volentieri con qualche piccola puntualizzazione

“Egregio signor Valenti,

le rispondo solo ora perchè volevo evitare di danneggiare, rispondendo al suo articolo del 26 ottobre (che ci è parso segnato da un tono polemico francamente inutile ..forse era piu’ corretta una semplice info sul ns evento Anpi come hanno fatto altri suoi colleghi) la manifestazione indetta giustamente dalle Anpi del Magentino a Magenta per protestare contro l’incredibile tentativo di Forza Nuova e altri movimento neofascisti di celebrare la ricorrenza della Marcia fascista su Roma del 1922 . Questo evento, come lei certamente ben sa, con quel che ne è seguito(assassinio di Matteotti ect) ha rappresentato l’inizio della Dittatura Fascista e poi nazifascista nel nostro Paese, che ha portato il nostro popolo alla tragedia della Guerra e dei campi di sterminio, e quindi alla fame e alla miseria, da cui siamo usciti solo grazie al sacrificio dei tanti giovani operai studenti e contadini che si fecero Partigiani e diedero la vita per ridare all’Italia la Dignità, la Libertà e la Democrazia. E questa non è retorica, è la verità della Storia!
Ma torniamo a Lei. Non credo che noi si sia mai bevuto nemmeno un caffè insieme, ma ricordo benissimo che forse una decina d’anni fa lei era presente a una conferenza stampa a Magenta del Comitato Pace Intercomunale di cui ero Presidente, dopo aver contribuito a fondarlo nel lontano 1995. Dopo una mia relazione d’apertura lei intervenne solo per farmi notare che io ero comunista e quindi come potevo parlare di Pace (?)….Molti anni dopo lei ci tiene di nuovo a rendere pubblicamente nota la sua convinzione nei miei confronti , anche se, bontà sua, lei riconosce “il mio impegno sociale su vari fronti” e stavolta io sono parte del Coordinamento Anpi di zona .
Devo constatare che le mie opininioni politiche, che sicuramente sono diverse dalle sue, e che non mi permetto di giudicare, sono per lei un autentico “chiodo fisso”. 

Mi consenta allora di aggiornarla sulla mia modesta biografia visto che lei se ne occupa a oltranza  Dopo essere cresciuto frequentando il locale Oratorio Maschile come tutti i ragazzini del mio paese, Sedriano, ho cominciato a maturare le mie prime idee comuniste quando da studente di terza media la sera cercavo di aiutare mio papà operaio ferroviere a studiare per prendere la licenza media per guadagnare qualcosina in più ,visto che eravamo poveri in canna. Ma una volta mio padre mi disse:”Forse non serve a niente, mi hanno denunciato perchè ho partecipato a uno sciopero della Cgil e forse mi licenziano”.

Cosi’ non fu , per nostra fortuna, ma qualche anno dopo io entrai a far parte della FGCI (la gioventu’ del PCI) assieme a tanti amici di Magenta e quindi del PCI, perchè ammiravo le idee di Enrico Berlinguer e il suo stile aperto, democratico e che non perdeva l’occasione per invitare noi giovani a combattere le ingiustizie sociali e la corruzione ( anche quella nei partiti), ma rispettando sempre le idee altrui. E certo dopo lo scioglimento del PCI aderii per coerenza alle mie idee a Rifondazione Comunista, il che non mi impedì di fare l’ amministratore comunale a fianco di rappresentanti del mondo cattolico per tanti lunghi anni per attuare un programma sicuramente progressista ( io mi sono sempre occupato di scuola cultura partecipazione Pace povertà Cooperazione e migranti). Quando penso alla miseria culturale e anche politica di questi tempi, sento tanta nostalgia e rimpianto per quella lunga esperienza nel più grande partito operaio d’ Occidente che mi ha formato e arricchito spiritualmente.

Lei tira in ballo Stalin , che è morto quando avevo 6 anni, e parla di gulag e di altri crimini e nefandezze che mai neanche un minuto nella mia vita ho condiviso. Ero studente alla Statale nel 1968 quando ascoltavamo i giovani della Primavera di Praga che ci parlavano di un”socialismo dal volto umano” e noi giovani del PCI li sostenevamo nella loro lotta contro i carri armati del Patto di Varsavia.

 

Per quanto riguarda il ruolo dell’ Anpi e la storia della Resistenza a me sembra che lei non sia sufficientemente informato. Ieri in piazza a Magenta avevo con me le “10 storie di Resistenza del Magentino” . E’ un libretto dedicato alle storie dei giovani partigiani dei nostri piccoli Comuni. Di sicuro lei non lo ha mai letto, ma puo’ farselo dare dall’ Anpi di Magenta. Ci troverà le sofferenze di tanti giovani e giovanissimi che sono morti anche perchè lei potesse un giorno scrivere liberamente su un giornale o blog che sia. Vada a leggersi la storia di Poldino Fagnani e Carlo Chiappa entrambi,( guarda il destino!?) sedrianesi. Poldino Fagnani era un ufficiale di idee monarchiche che dopo l’8 settembre lascio’ l’Esercito e ando’ a far parte della 168^ brigata Garibaldi che operava nella nostra zona ed era guidata anche da Carlo Chiappa, operaio comunista alla Borletti di Milano. Pur di idee diverse erano amici per la pelle e uniti nella lotta al fascismo e Carlo si dispero’ quando Poldino, 22 anni, fu catturato dalla polizia fascista torturato e assassinato sul ciglio di una strada per Pavia. Per quanto riguarda Carlo, subito dopo il 25 aprile restituì il fucile e l’auto che gli aveva donato il comune di Ozzero e torno’ a fare l’operaio alla Borletti e al lavoro ci andava in bicicletta. Questo è stato lo spirito del Movimento della Resistenza , che fu combattuta (e certo non fu rosa e fiori questa alleanza!) da comunisti socialisti cattolici repubblicani liberali, e che ci fece dono della Costituzione più avanzata del mondo.
E con questo spirito la nostra Anpi ha organizzato la manifestazione di ieri , invitando a partecipare, senza discriminare nessuno, tutti i partiti e i sindacati democratici e antifascisti e anche alcune associazioni intercomunali della nostra zona e a noi pare di essere riusciti nel ns intento. Il nostro Presidente Carlo Smuraglia ha ben spiegato perchè dovevamo scendere in piazza questo 28 ottobre: “A 70 anni dal 25 aprile in Italia manca una vera cultura antifascista. Nelle scuole, tra i cittadini, nelle istituzioni e purtroppo anche tra i Magistrati. Ho chiesto al Presidente della Scuola Superiore della Magistratura di inserire anche dei corsi sulle leggi contro il fascismo: lo farà. Cosi’ magari evitiamo richieste di archiviazione assurde come quelle di Milano e Venezia. Mi riferisco alla parata del 29 aprile al Cimitero Maggiore e alla spiaggia fascista di Chioggia”.
Mi scuso per le lungaggini e le porgo i saluti piu’ distinti.

*Antonio Oldani membro del coordinamento sezioni Anpi del Magentino

 

Caro Oldani, pubblichiamo molto volentieri la sua risposta dalla quale traspare il suo impegno e la sua passione civile che senz’altro in questo periodo caratterizzato da un certo nichilismo e indifferenza dei più, è da considerarsi senz’altro un valore. Ciò detto, voglio farle alcune precisazioni:

*1) Se non fosse stato chiaro e se è stato così me ne scuso, il pezzo d’opinione non voleva essere un attacco alla sua persona. Abbiamo citato lei, ma avremmo potuto fare lo stesso con l’amico Antonio Frascone o altri, semplicemente perché è una delle figure più conosciute in zona per l’Anpi. Quindi, non si tratta di un ‘chiodo fisso’ ma semmai il riconoscimento di un ruolo politico sul territorio;

*2) Quando scrive che non abbiamo dato l’informazione sulla vostra iniziativa, non è vero. Perché abbiamo pubblicato a parte la news e solo qualche ora più tardi (alle 20 di sera per l’esattezza di giovedì sera) abbiamo pubblicato il pezzo d’opinione;

*3) Il riferimento a Forza Nuova era un’evidente provocazione. Anche perché alla fine la manifestazione di Forza Nuova non c’è stata – adesso pare che sia stata rinviata al 4 novembre – ma a giudizio di scrive, è un chiaro tentativo mediatico, dei medesimi organizzatori, per avere un po’ di visibilità e uscire dalla loro totale irrilevanza politica. A questo proposito, più volte sul nostro blog abbiamo criticato le iniziative che Forza Nuova ha organizzato nel nostro territorio oltre che per le idee, quanto per i metodi (il fantoccio impiccato fuori dal palazzo comunale di Magenta tanto per far un esempio illuminante…). Andar dietro ad una realtà politica del tutto residuale che si muove su percentuali dello 0,06666% beh, lo trovo francamente riduttivo per il ruolo che l’Anpi riveste e finisce per fare il gioco di questi ultimi;

*4) Certamente non conosco bene quanto lei la storia dell’Anpi e devo dire che ho apprezzato molto alcuni passaggi del suo contributo, anche con riferimento a vicende del nostro contesto locale. Fatta questa premessa, ancora una volta emerge come i riferimenti siano sempre e solo in una direzione. Non è mia intenzione proseguire in questa polemica, tuttavia, sommessamente, crediamo che il messaggio dell’Anpi si debba evolvere ed attualizzare, pena il rischio, mi passi questa licenza senza offesa per nessuno, di cadere a sua volta in una sorta di ‘reducismo’. I crimini del nazifascismo sono sotto gli occhi di tutti.  E’ un patrimonio storico da conservare e tramandare alle future generazioni. Ma non basta. Posto che la Storia la scrivono i vincitori e non i vinti, a distanza di oltre settant’anni forse sarebbe il caso di estendere queste considerazioni a tutte le forme di dittature e alle degenerazioni che lo stesso comunismo ha portato con sé. Su questo invero siamo ancora molto indietro. Il dramma delle Foibe, per esempio, nel nostro Paese, continua ad essere la bandiera di una sola parte politica.  Una riflessione a tutto campo, forse, farebbe bene a tutti e soprattutto darebbe nuova linfa alle basi su cui poggiano tutte le moderne democrazie occidentali: la ferma condanna a tutte le forme di totalitarismi;

Da ultimo la invito fin d’ora a bere un caffè insieme. La porta di Ticino Notizie, è sempre aperta a tutti.

Cordialmente

 

Fabrizio Valenti

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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