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Magenta, Parco e il caso Fagiana: è sempre più un pasticcio. Duro attacco del Csa

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Riceviamo e pubblichiamo un documento del Csa Altomilanese sullo spinoso caso del cento Fagiana, ovviamente attendiamo la controreplica della direzione del Parco Ticino, che abbiamo già provveduto a contattare. 

Dopo aver sollevato un polverone di  polemiche la chiusura del Centro Parco “La Fagiana” lo scorso 26 luglio tra il Coordinatore della Coop. Paideia e la Direzione del Parco Ticino, ora a salire sul banco degli imputati sono i due Guardia Parco(GP) che, dopo i primi sopralluoghi svolti il 1° maggio scorso, lo scorso 7 giugno avevano avviato il procedimento di verifica dei presupposti di fatto e diritto per l’esercizio delle attività presso il Centro Parco “La Fagiana”.

 

A distanza di 3 mesi l’UPD( Ufficio Procedimenti Disciplinari)del Parco Ticino, dopo che la Direzione  Parco Ticino ha acquisito solo il 22 agosto scorso un parere legale suggerito il 10 giugno sul merito della vicenda, contesta oggi ai due GP  di aver agito senza l’ autorizzazione del proprio responsabile  e con una interpretazione giuridica  delle normative disciplinanti la somministrazione di alimenti NON conforme alle leggi.

Il caso fa veramente sorridere: la Direzione del Parco Ticino cerca CHIARAMENTE dei capri espiatori per uscire dalle secche in cui sì è infilata con la Coop. Paideia, ancor prima degli accertamenti effettuati dal servizio vigilanza del Parco Ticino !! Basti dire che Il Direttore del Parco Ticino, all’epoca dei fatti segnalati dai due GP, era stato direttamente informato quale Responsabile del Settore Gestione Rete Natura 2000 degli accertamenti in corso sulla assenza di autorizzazioni della COOP. Paideia al Centro Parco Ticino; inoltre il Direttore Peja, ricoprendo ancora sino a fine luglio scorso l’incarico di responsabile UPD, avrebbe dovuto per Legge espletare -entro e non oltre  la fine di giugno- tutti gli accertamenti del caso per poter poi contestare eventuali addebiti ai due GP.

NON solo quindi la Direzione del Parco è stata negligente rispetto la tempistica per l’adozione di un’eventuale  contestazione di addebiti ai due GP, ma ha “atteso” circa 3 mesi ( il 29 agosto scorso) la richiesta di una posizione “ufficiale” da parte del Comando di Polizia Locale di Magenta sulla somministrazione di alimenti al centro Parco “La Fagiana”, per girare il tutto al responsabile dei GP – al  quale i fatti erano già noti dal 10 giugno scorso – che a sua volta sempre il 29 agosto ha girato il tutto al nuovo responsabile UPD, Dr. Sagaria…..Che dire: una mano lava l’altra ed insieme si lavano tutte e due !

La cosa che però lascia ancor più perplessi in questa vicenda – ancora tutta da chiarire per le denunce in corso tra il Parco Ticino e la Coop Paideia– è che il Direttore Peja ed il Responsabile Vigilanza Sig. Bozzi, principali attori di questo scarica barile,  sono due soggetti che si portano appresso percorsi di carriera e relativi inquadramenti giuridici realizzati automaticamente con semplici Determinazioni dirigenziali, anziché regolari procedure selettive, così come  svolte invece nel tempo da tutti gli altri funzionari dell’Ente Parco: addirittura l’attuale responsabile GP Sig. Bozzi ha guadagnato il profilo di istruttore direttivo Categ. D,  nonostante il parere negativo del precedente Segretario e Direttore del Parco Ticino, come si legge negli allegati alla Delibera CdG nr. 53/2013 in data 21 settembre 2011 .

Quindi ci si domanda: come mai vengono oggi indagati due GP che hanno svolto il 7 giugno scorso  una normale attività di indagine di P.G.(Polizia Giudiziaria),di cui erano a conoscenza sia il direttore che il responsabile della vigilanza del Parco Ticino, mentre nello stesso Ente il Segretario del Parco, nonché responsabile dell’anticorruzione, continua ad  ignorare da anni la gestione di percorsi di carriera difformi dal vigente quadro normativo ? Stesso dicasi di  GP che transitano dal ruolo di  Agenti ad Ufficiali di P.G, mediante semplici Determinazioni redatte dall’attuale Responsabile della Vigilanza Bozzi che da due anni gestisce “ad personam” funzioni e responsabilità di P.G. ricondotte invece al possesso si specifici requisiti di Legge : E la Regione Lombardia, che anch’essa è stata  recentemente informata su questi ultimi fatti, perché continua a tacere ?Attendiamo i prossimi sviluppi ….

   Il Segretario CSA Altomilanese

                                                                                              Stefano Settimo

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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