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Magenta, ecco chi sono i neo proprietari dell’area ex Saffa

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Alla scoperta della Finalpa Srl, società condotta dall’imprenditore Daniele Cremonesi, attivo da decenni nel campo immobiliare (e non solo)

 

MAGENTA – “Con l’atto firmato la mattina di giovedì 8 giugno FINALPA srl di Daniele Cremonesi ha acquisito dal gruppo Industria e Innovazione il 100% delle quote della società REDIM srl, proprietaria dell’area ex SAFFA di Magenta. Con questo passaggio, la società di San Giuliano Milanese diventa a tutti gli effetti proprietaria del compendio di Ponte Nuovo di Magenta su cui sorge la storica area industriale, oggi dismessa.
Un passaggio fondamentale nella prospettiva del progetto di riqualificazione dell’area, che vede come importanti interlocutori coinvolti il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, la Società Umanitaria di Milano e il gruppo Guerra, che si occuperà della parte gestionale e finanziaria del progetto, e di cui FINALPA è partner strategico”.

Sono passasi quasi esattamente 5  mesi dall’8 giugno, quando Finalpa- società  con sede a San Giuliano Milanese-annuncia l’acquisizione da Redim (la società del gruppo Reno De Medici che gestisce il patrimonio immobiliare della ex Saffa) della grande area dismessa di Pontenuovo.

L’annuncio arrivò tre giorni prima delle elezioni di domenica 11 giugno, e indicava un altro passaggio concreto verso il progetto presentato in aprile da Marco Invernizzi. Dopo la sconfitta del centrosinistra, sui destini dell’area ex Saffa cala il silenzio. Non si sente più nulla dai soggetti attuatori, dalla stessa Finalpa e dai partner, mentre il sindaco Chiara Calati annuncia una fase di esame complessivo dei destini urbanistici delle due ‘ferite’ aperte nel cuore di Magenta (e Pontenuovo); la ex Saffa e l’ex Novaceta.

In attesa di sentire quali siano le intenzioni di Finalpa, che abbiamo contattato e che dovremmo sentire a breve, abbiamo cercato di conoscere meglio Daniele Cremonesi, amministratore di Finalpa e quindi a tutti gli effetti proprietario della fu gloriosa cartiera.

Cremonesi è proprietario con la famiglia di gruppo imprenditoriale fondato dal nonno Pietro a metà anni cinquanta in Lombardia,  portato avanti dal padre Gianpiero e ora da lui e dal fratello Cesare, con la collaborazione di propri responsabili.

Prima della forte crisi immobiliare successiva al 2009, col gruppo Arcobaleno (che contava circa 300 addetti)  ha diversificato le proprie attività, giungendo a garantire servizi immobiliari a 360 gradi pure nel settore della logistica, dove la famiglia Cremonesi era approdata nei primi anni Novanta con due grandi strutture logistiche realizzate a Colturano e a Tavazzano, con oltre 250mila metri quadri di superficie totale.

I neo proprietari della ‘Saffa’, insomma, sono persone attive nel settore da molto tempo e forti di una consolidata esperienza. Che a questo punto, prima o poi, dovrà necessariamente tradursi nella definizione (o meno) di un progetto adeguato all’area. Perché, in assenza di certezze e prospettive, il destino di immobili del genere è passare da una società all’altra (come accaduto peraltro proprio con la Redim), in attesa di capire cosa ne sarà.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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