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Magenta e la rivoluzione Saffa: Museo, residenza per anziani, palazzetto per disabili. Invernizzi svela il piano

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Pubblichiamo la descrizione del protocollo d’intesa approvato giovedì 30 dalla giunta di Magenta e che delinea il futuro dell’area Saffa. Appuntamento nella sala consiliare l’11 aprile alle 21 per l’illustrazione del maxi progetto

MAGENTA – Giovedì mattina la Giunta ha approvato il protocollo d’intesa per il recupero di tutta l’area ex Saffa. Il progetto, che sarà presentato l’11 aprile alle ore 21 nella sala consiliare del Comune di Magenta, prevede l’apertura di una nuova sezione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo…; un deposito museale innovativo e visitabile; laboratori didattici per il riciclo e il riuso (progetto “Recuperami”);
la creazione di una infrastruttura di coesione sociale consistente in:
– una struttura socio-sanitaria per anziani autosufficienti, non autosufficienti e affetti da Alzheimer;
– un pistodromo per l’incontro tra adulti diversamente abili e giovanissimi;
– un palazzetto dello sport per diversamente abili omologato CONI;
servizi ambulatoriali e diagnostici;
– un centro diurno dedicato alla vita sociale e comunitaria, sia di persone che necessitano di strutture specifiche, sia del resto della comunità
laboratori clinico-culturali, dedica agli individui con fragilità fisiche, psicologiche e sociali, di ogni fascia d’età; – il Laboratorio dei talenti, per permettere ai giovani di realizzare i propri progetti;
– un centro musicale con sale prove, sale di registrazione, etc.
– il recupero completo del teatro e di altri edifici riconducibili all’opera di Giovanni Muzio;
– il recupero della ex Dogana austriaca;
– strutture abitative in social housing.
 E’ prevista anche la possibilità di una Cittadella del recupero.
Con un’operazione complementare, saranno inoltre recuperati i luoghi di Santa Gianna Beretta Molla – l’abitazione di famiglia e la chiesetta della Madonna del Buon Consiglio – a cura di soggetti terzi.
Attori straordinari di questa avventura sono il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Civitas Vitae e la Società Umanitaria, prestigiosissime istituzioni che daranno lavoro, risposte a importanti bisogni sociali e individuali e prospettive occupazionali per i giovani e non solo.
Somme importanti – l’11 aprile le riveleremo – saranno impiegate per tutto il recupero edilizio dell’area e gli appalti saranno affidati esclusivamente a ditte e società del nostro territorio. Inoltre, i servizi e tutta l’offerta socio sanitaria e culturale sarà concretizzata in collaborazione con le realtà del nostro territorio.

Quasi quattro anni di lavoro per progettare la Magenta del futuro: questo progetto straordinario sarà infatti solo l’inizio di un percorso che porterà altri progetti e altre opportunità per il nostro territorio e che farà di Magenta uno dei centri propulsori della Città metropolitana di Milano.

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