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Magenta, dibattito tra candidati sindaci al quartiere Nord: la cronaca minuto per minuto

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E’ andato in scena il primo confronto tra gli aspiranti sindaci in occasione delle elezioni dell’11 giugno

MAGENTA – Il salone dell’oratorio in via Cadorna ha accolto questa sera, giovedì 27, il primo dibattito pubblico tra i candidati sindaci alle prossime elezioni dell’11 giugno.

Ha aperto l’incontro Piero Spadaro, presentando i candidati sindaci, mentre la moderazione è stata affidata a Marcello Mazzoleni.

La prima domanda è stata relativa all’utilizzo di villa Colombo e al suo possibile utilizzo come sede del Comitato di Quartiere Nord.

SILVIA MINARDI Grazie per l’invito, anzitutto. Non ci sono difficoltà a pensare villa Colombo come sede del Comitato. Utilizzeremo lo strumento della convenzione, che permetterà di chiedere al Comitato anche la partecipazione ai progetti della zona

GIUSEPPE RESCALDINA Dalla zona Nord passo in macchina, solitamente. Abbiamo parlato con le persone, ed è emerso che manca un luogo di aggregazione, dove trovarsi. Quindi anche una sede del Comitato. 

MARCO INVERNIZZI Grazie al Comitato. Attualmente l’Amministrazione ha una convenzione per villa Colombo che tiene per sé circa 300 ore di eventi ed utilizzo. Riteniamo che la città debba avere luoghi di aggregazione: Magenta ha moltissime associazioni, ma porta al problema di ospitare tutti. Ci siamo resi conto che i luoghi esistenti non bastano.

CHIARA CALATI Grazie per l’invito. Il ritrovo per le associazioni dev’essere fisso, ma ci sono parecchi gruppi. Dobbiamo trovare una armonizzazione valida per tutti

GIOVANNI CASO Tutto quello che è partecipazione è valido, quindi è un tema che ci trova assolutamente favorevole

Seconda domanda: area Novaceta, l’attività è cessata nel 2009, resta solo il Cral. Cosa sarà dell’area?

GIOVANNI CASO Non ci sarà nulla calato dall’alto, tutto sarà deciso dai cittadini. Ci atterremo al principio dello zero consumo di suolo. L’area appartiene a una banca, che non è un ente caritatevole. E’ perciò difficile immaginare cosa faremo.

CHIARA CALATI L’Amministrazione ha già approvato un Pgt e previsto un insediamento logistico, su cui ho già espresso il dissenso. Anche perché i mezzi porterebbero alla crescita dell’inquinamento, inoltre sono svaniti 200 posti di lavoro ed ancora un processo penale in corso. Personalmente indirei un’assemblea pubblica per discutere la riqualificazione di un’area così strategica.

MARCO INVERNIZZI La vicenda Novaceta  fa parte di un progetto che comprende anche la Saffa. Il  momento partecipativo sulle aree private si fa quando s’adotta un Pgt, non dopo. Abbiamo adottato un Pgt partecipato, confermo che la destinazione è logistica, la fase di progettazione è molto avanzata, e c’è anche una parte amministrativa che porterà un buon numero di posti di lavoro. Ci sarà un nuovo parcheggio da 500 posti a beneficio della stazione.

GIUSEPPE RESCALDINA Nella mia professione mi occupo di sogni. Parlare di Amazon a Magenta è stato un esercizio, un sogno. Mi piace l’idea dei 500 posti auto, ma pensare ad aziende più o meno tradizionali che s’insediano è pura utopia.

SILVIA MINARDI Rispondo a una domanda ponendone altre. Quale risposta dare alle 2000 persone che hanno firmato la richiesta di ridare alla città l’ex Cral? Siamo sicuri che il comodato d’uso risponda a questa esigenza? Chi si farà carico dell’inquinamento presente nell’area? Cosa succederà dopo il processo? Noi ci impegniamo a ritirare la delibera del 6 aprile adottata sull’area. Quali erano le motivazioni d’urgenza?

Si è poi parlato della possibile riqualificazione del parco di via Bernini, uno dei più grandi di tutta la città: vi sono stati piantati circa 2200 alberi. Ma non ci sono né panchine né giochi.

MINARDI Due discorsi da affrontare: bisogna pensare a tutti i parchi, speriamo che il parco Bernini possa tornare a vivere.

RESCALDINA E’ uno dei potenziali posti di ritrovo, ma servono contratti per la gestione e l’organizzazione di eventi. La città deve vivere in tutti i quartieri, è assurdo non poter usare un luogo del genere, per incontro intergenerazionale.

INVERNIZZI Nei 5 anni abbiamo cercato di fare parecchio: manutenzione alberi, sistemazione delle porte, la Giornata del Verde Pulito, tolto l’amianto dal pozzo per l’acqua. Nel 2015 abbiamo censito i giochi comunali e tolti quelli pericolosi. L’area sarà inoltre recintata con materiale riutilizzato proveniente dal parco stesso. Portare negozi in periferia? E’ molto difficile, vogliono rimanere tutti in centro.

CALATI Il verde è quello che fa una città bella, ma noi pensiamo anche a un progetto di inclusione, ma anche ad eventi estivi, coinvolgendo il Parco Ticino e lanciando momenti di ritrovo e socializzazione.

CASO In questi anni si è sempre investito sul centro e poco per le periferie: assieme ai cittadini dobbiamo lavorare per invertire le modalità di intervento.

Punto successivo la creazione di un Ufficio Postale, che pure non dipende dal Comune. Perché non proporre a Poste Spa di spostare l’ufficio di via Garibaldi vicino alla farmacia comunale di via Boccaccio?

CASO Ci sono molte cose non comunali che però l’Amministrazione può incentivare. Cerchiamo di discuterne.

CALATI Su un piano pratico serve condivisione e discussione coi cittadini: se l’operatore vuole investire dobbiamo dialogare, anche per valutare lo spostamento.

INVERNIZZI Due anni fa, dialogando con le Poste sugli orari estivi, ci siamo sentiti dire che la posta tradizionale  non porta profitti. Abbiamo perciò pensato a dei volontari che facciano da referenti per i servizi postali, cercando anche di diffondere i servizi informatici per il disbrigo delle funzioni postali.

RESCALDINA L’ufficio postale anche nei luoghi di montagna è sempre molto importante. Dobbiamo parlare con le Poste e cercare di convincerli, il bacino di zona Nord è di 6mila abitanti. Quindi penso che la soluzione vada provata.

MINARDI Si possono percorrere tutte le strade, ma la risposta su  un nuovo ufficio postale ci è parsa negativa. Tentare non nuoce, più realistico ipotizzare altre strade, ad esempio un servizio navetta.

Sicurezza di quartiere, diurna e notturna. Furti e reati sono in crescita, come arginare il fenomeno?

MINARDI Il tema sicurezza tocca tutti, noi abbiamo pensato di introdurre la figura del   vigile di prossimità con estensione del servizio. Assieme a una estensione della videosorveglianza.

RESCALDINA Il vigile di quartiere è la strada preferita anche per  noi, è quello che ha rapporto con le persone. Dobbiamo tornare al controllo che c’era nei cortili, creando una rete di prossimità tra vicini.

INVERNIZZI Abbiamo lavorato sulla smart city, sfruttando la tecnologia; abbiamo fatto un bando per migliorare l’illuminazione pubblica, chiedendo e ottenendo che in via Espinasse sia impiantato un rilevamento delle targhe auto. Abbiamo ottenuto la rimozione di auto in divieto e non solo.

CALATI Crediamo di più in un coordinamento reale tra le forze dell’ordine. In passato c’era un Patto Locale per avere un numero maggiore di pattugliamenti. Serve tornare a quella modalità.

CASO Il tema sicurezza non è affatto semplice, anzi è molto composito. Abbiamo chiesto al Comune perché non ha partecipato a bando sicurezza regionale nei mesi scorsi: da cittadino mi è spiaciuto.

 

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