Era la vedova di Luigi Tabone, già consigliere della Destra sui banchi del Consiglio magentino
MAGENTA – Era da un po’ che la Gianelia, stretta nei suoi cappotti inconfondibili, neri o grigi, non si vedeva dalle parti di piazza Liberazione, dove per una vita- in pratica dal Dopoguerra- aveva fatto politica ‘dalla parte del torto’, ossia col Movimento Sociale Italiano.
Ma non negli anni della Destra di governo o delle prebende, bensì di quella della durissima opposizione e contrapposizione al Sistema, che sfociò nel sangue lasciato sulle strade degli anni Settanta da tanti giovani (di destra, come di sinistra) che morirono in nome di un Ideale. Tempi remoti e sepolti.
Gianelia Servida è morta ieri, lunedì, in quella Magenta che l’aveva vista impegnata per una vita, a fianco del compianto marito Luigi Tabone (consigliere comunale del Movimento Sociale Italiano tra gli anni Settanta e Ottanta), di Umberto e Marco Maerna, di Luigi Lonati (morto anche lui di recente), di Mario Morani (il padre dell’attuale assessore Patrizia Morani) e di una comunità umana e politica che anche in questa città ha passato momenti molto delicati.
Il Movimento Sociale di Giorgio Almirante, Pino Romualdi, Pino Rauti e molti altri politici ormai sepolti dalla coltre del tempo. Il tempo in cui fare politica era unicamente, per chi militava a Destra, ‘servire’ l’idea e non solo NON ottenere alcun vantaggio personale e professionale, ma anzi subire conseguenze anche molto pesanti.
Varrà la pena di ricordarlo a chi fa politica oggi, e non deve più subire quello che subirono i ‘proscritti’ di quei tempi lontani. Quanto meno, meriterebbero un grazie.
I funerali di Gianelia Servida si svolgeranno giovedì 19 ottobre, alle 15.30, nella basilica di san Martino.
F. P.