Nella basilica di Santa Maria, stamani, i funerali del conosciutissimo commerciante cittadino
ABBIATEGRASSO – ‘L’uomo vede ma non comprende’. Nella parole dell’omelia, pronunciate dal sacerdote che ha celebrato la Santa Messa durante le esequie funebri di Antonio Fasani, morto improvvisamente a 66 anni, c’è tutto il Mistero della morte ma anche la Speranza della rinascita e della Vita Eterna in Gesù Cristo.
Non sono riusciti a starci tutti, stamani, nella basilica di Santa Maria dove si sono officiati i funerali dell’Antonio: a fianco della moglie, dei due figli e del nipotino sono arrivate (com’era facile prevedere) centinaia di persone.
Tra di loro il sindaco Cesare Nai, il suo vice Roberto Albetti, l’ex sindaco di Albairate Luigi Tarantola (che alla fine ha letto un breve commiato), il maestro Ezio Santin, diversi colleghi e ristoratori (Marco Tacchella, Emanuele Gallotti, Mirco Polli e Alisia Benassi), moltissima gente comune.
L’esperienza così improvvisa e tragica della morte, ha continuato il celebrante, non è che la prosecuzione della vita dell’uomo, chiamato all’eternità anche se lontano dagli occhi di chi lo ha amato.
C’era moltissima gente anche nel quadriportico della basilica, come nel corteo funebre che ha accompagnato l’Antonio fino alla sepoltura nel camposanto.
Diverse attività commerciali hanno chiuso per lutto durante la funzione religiosa. Le saracinesche della macelleria-gastronomia della famiglia Fasani, ovviamente, sono rimaste abbassate. E poco di fronte, sulla vetrina di un negozio d’abbigliamento nel Passaggio Centrale, un foglio bianco recava una semplice scritta: Ciao, Antonio. Chiuso dalle 10 alle 11.30.
So long per te, Antonio.
F.P.