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Dall'archivio:

Longo (PD): “Calati buttata sulla scena dai piani alti di Palazzo Lombardia…”, replica Gelli (LN): “Gente che parla così è davvero arrivata alla frutta…”

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MAGENTA – “Domenica i magentini avranno la possibilità di votare un sindaco che ha grandi progetti per il futuro della città, sostenuto da una squadra che combina al meglio freschezza ed esperienza. Un abisso rispetto al centrodestra, che presenta una candidata come Chiara Calati, buttata sulla scena dai piani alti di Palazzo Lombardia, senza una vera conoscenza della nostra città, in cui non vive da quasi 10 anni, e perciò inevitabilmente ostaggio dei partiti locali, divisi sui temi più importanti e dilaniati da lotte intestine tra capibastone, correnti e correntine”. Il post elettorale di Fabio Longo, segretario cittadino del PD, obiettivamente di quelli “a piedi uniti”, ha rotto il fair play politico che finora aveva contraddistinto sostanzialmente questa campagna elettorale. Un’uscita, ce lo consenta Longo, piuttosto volgare e che obiettivamente è poco in linea con lo stile del sindaco Marco Invernizzi. Ma tant’è. La polemica è partita. Ed ecco Simone Gelli, capogruppo del Carroccio della Lega Nord rispondere a tono alla “comare” Longo:  “Quando il Segretario del PD Magentino, a pochi giorni dal voto, arriva a scrivere sul nostro candidato Sindaco Chiara Calati le frasi che potete leggere nel suo post, significa che il centro sinistra è arrivato alla frutta. Ma il Signor Longo, prima di scrivere, si è accorto che a Magenta il PD in cinque anni di governo, ha perso tutti i partiti che componevano la loro coalizione, ovvero, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Liberta’, Rifondazione Comunista, Cantiere Alternativo Giovani, oltre al Presidente del Consiglio, Avvocato Petrone e la Professoressa Monolo, entrambi eletti nella lista Pd?PARLATE AI MAGENTINI di contenuti e non di fregnacce”. 

F.V.

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