― pubblicità ―

Dall'archivio:

Liberato Cristian Provvisionato, bloccato in Mauritania dal 16 agosto 2015

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo e del Consigliere Mario Mantovani che nello scorso febbraio, aveva presentato un mozione per accelerare il processo di liberazione del cornaredese

CORNAREDO – Era dal 16 agosto del 2015 che Cristian Provvisionato era bloccato in Mauritania, tenuto come in ostaggio da un governo che lo accusa di far parte di una banda internazionale finalizzata alla truffa informatica, senza che gli fosse notificato un capo d’imputazione o che fosse mandato davanti a un tribunale.

Cristian Provvisionato prima e dopo il suo arresto. Una truffa di cui Provvisionato non era responsabile. La Mauritania aveva infatti stipulato un contratto da un milione e mezzo di euro con una serie di società straniere che avrebbero dovuto fornire materiale per lo spionaggio, tra cui una milanese. Dei tredici sistemi uno, l’ultimo, necessario per attivare tutti gli altri non era mai stato consegnato dal gruppo israeliano che doveva occuparsene.

Una vicenda che si è trascinata a lungo e che si è conclusa quest’oggi, con l’annuncio su twitter del ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che ha confermato: “È libero. Sta rientrando in Italia. Gli ho parlato. Grazie alle autorità della Mauritania. Un altro obiettivo centrato”. Giubilo anche nelle parole del premier Paolo Gentiloni, che ringrazia i mauritani e la “squadra della Farnesina”.

Il 42enne bodyguard di Cornaredo era stato fermato due settimane dopo il suo arrivo nel Paese, inviato in rappresentanza dalla società milanese coinvolta nella transazione. Il padre era riuscito a incontrarlo il 21 e 22 marzo dello scorso anno e aveva parlato al Giorno di un figlio che aveva “perso venti chili”, lasciato senza “alcuna cura”, nonostante soffrisse di diabete.

Il 26 aprile scorso la Farnesina aveva ricevuto la madre, Doina Coman, assicurandole l’impegno per una risoluzione della questione in tempi rapidi. La donna aveva avuto modo di denunciare una reclusione “in piena violazione dei diritti umani”.

“Apprendiamo la notizia della liberazione di Cristian Provvisionato: mi unisco, insieme a tutto il Consiglio regionale, alla gioia dei suoi familiari, che esattamente un mese fa avevo ricevuto in audizione in Commissione Carceri per verificare la situazione del nostro connazionale. Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto va senza dubbio alla Diplomazia italiana e al Ministero degli Esteri, che avevo personalmente provveduto a sollecitare dopo l’incontro con la famiglia di Cristian e il colloquio telefonico avuto con lui. A breve sarà di nuovo a casa sano e salvo, e questa è una bellissima notizia”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia  Raffaele Cattaneo commentando la notizia della liberazione di Cristian Provvisionato. Da subito Christian Provvisionato si era dichiarato completamente estraneo e all’oscuro della vicenda, inviato sul posto dalla ditta per cui collaborava saltuariamente come bodyguard, apparentemente solo per sostituire un esperto di “open source intelligence” che aveva necessità di rientrare subito in Italia e che doveva partecipare a un meeting per conto di un’azienda indiana che vende prodotti di cyber sicurezza. Quel meeting, però, non si era mai tenuto e dopo pochi giorni Christian era stato arrestato. La sua famiglia ha sporto denuncia contro la società per cui Cristian lavorava.

“Cristian, la Lombardia ti aspetta! #Provvisionatolibero”. Così scrive sul suo profilo twitter Mario Mantovani, consigliere regionale lombardo di Forza Italia che aveva presentato lo scorso febbraio una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale lombardo, proprio per sollecitare l’impegno delle istituzioni nazionali ed europee a favore della liberazione di Cristian, cittadino lombardo di Cornaredo, detenuto in Mauritania dal 2015.

“La sua liberazione è un’ottima notizia, lo aspettiamo a casa” il commento del Governatore della Lombardia Roberto Maroni.

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi