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Legnano: anziani meno soli con la Piazza 2.0

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Fratus il primo sindaco che ha preso parte al progetto promosso da Auser,  “Tutti in piazza” entra a Palazzo Malinverni

LEGNANO – “Tutti in piazza” entra a Palazzo. E Gianbattista Fratus è il primo sindaco lombardo a partecipare alla piazza virtuale organizzata da Auser Lombardia in collaborazione con le Auser territoriali. L’altro giorno, infatti, il primo cittadino di Legnano, in collegamento via Skype con gli ospiti della casa di riposo “Sant’Erasmo” e i volontari di Auser Ticino Olona ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e chiacchierato con gli anziani ospiti della struttura tra risate, domande, e tanta allegria. «È stata un’esperienza stimolante e al tempo stesso diversa dal solito -commenta il sindaco di Legnano-. Non sono molto avvezzo alle nuove tecnologie e alle moderne forme di comunicazione, ma si è trattato comunque di un bel modo per salutare e stare assieme alle persone anziane che, questo mi ha commosso, mi hanno dedicato molto affetto».

Tra gli ospiti della Rsa Sant’Erasmo presenti in “video compagnia”, c’era anche Rosetta Musazzi, sorella di Felice, fondatore della Compagnia teatrale I Legnanesi. A lei, il sindaco ha dedicato un pensiero speciale: «Lei è una personalità importante per la nostra città»; a tutti gli ospiti della struttura ha promesso di far loro visita (questa volta “dal vivo”) prima di Natale.

Il progetto “Tutti in piazza” è stato promosso da Auser Lombardia per contrastare le solitudini involontarie e le diverse forme di violenza che coinvolgono la popolazione anziana, conducendo le persone in una comoda piazza virtuale. L’aspetto innovativo riguarda le potenzialità della combinazione tra informatica, rete telefonica e l’utilizzo di televisori digitali per creare un sistema comunicativo che permetta agli anziani – in particolar modo a chi non possa uscire di casa agevolmente – di interagire in videochiamata sia con la centrale operativa Auser, sia con altri anziani inseriti nel progetto. Inoltre, Tutti in piazza coinvolge giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che possono così svolgere un ruolo di “tutor informatico” per gli anziani, aiutandoli a prendere confidenza con il sistema di videochiamata, ma soprattutto dando loro la possibilità di approcciare la mentalità positiva ed educativa del volontariato. Nato come progetto “one to one”, ossia dedicato alle singole persone anziane sia per compagnia sia per bisogni, nelle province di Mantova, Cremona e Lodi, è stato successivamente ampliato alle strutture residenziali nella provincia di Milano.

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