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L’ANALISI- Abbiategrasso, politica e competenze: il ‘metodo’ Nai-Dodi, un’ottima notizia, per la città

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ABBIATEGRASSO – Le nomine di Amaga ed Assst, annunciate ieri dal sindaco Cesare Nai, segnano forse il primo e vero atto politico della giunta, unitamente alla scelta di NON ratificare la variante di Pgt.

Ma se nel caso del Pgt non sono ancora esplicitamente chiare le scelte che saranno assunte, con Amaga ed Asst si sta consolidando quello che chiameremo metodo Nai, ossia coniugare l’esigenza di tenere conto di quanto chiede la politica (e con essa i partiti) assieme all’esigenza di premiare il merito e la competenza.

Per la natura stessa e per il profilo di Nai, ricorrere all’esperienza di persone estranee al mondo politico nel senso stretto significa essere fedeli alla propria natura. In questo senso Abbiategrasso forse non ha colto appieno la fortuna di poter contare sulla professionalità e l’esperienza di una persona come Mauro Dodi, che vanta esperienze dirigenziali in  alcune delle più grandi multinazionali attive in Europa (e non solo). Siccome le competenze vanno pagate, come per ogni professione, poter disporre di uno come Mauro Dodi a 1000-1200 euro al mese- la ‘paga’ di un assessore ad Abbiategrasso- è un gran lusso.

Una linea di condotta coerentemente mantenuta nella designazione dei vertici di Amaga: Andrea Scotti è quello che si può definire, specie in premessa, un autentico fuoriclasse. Un manager appassionato di politica da 20 anni, ma che ha costruito la sua credibilità e professionalità al di fuori del mondo politico.

Vera Cocucci è invece una politica di stretta osservanza, ancorché in possesso di un solido ‘background’ professionale. Il professor Moro Ferrari, il terzo consigliere scelto per Amaga, ha invece quel profilo di alto livello accademico e di consulenza necessario per traghettare l’azienda verso i mari della concorrenza e del nuovo profilo che necessariamente dovrà assumere.

Nai, come scrivemmo mesi fa, sta insomma confermando la sua natura di ‘civil servant’, imprimendo alla macchina amministrativa uno stile diverso, per qualche verso assimilabile a quello che fu proprio di Alberto Fossati (benché le scelte su Abbiategusto, benché colpevolmente tardive, rivelino che il primo cittadino è MOLTO ATTENTO al ‘sentiment’ della città). 

Anche per questo, ovviamente non solo, camminando per Abbiategrasso e parlando coi ‘senatori’ della politica locale ci si rende conto del perché, al momento, Nai abbia un gradimento MOLTO PIU’ ALTO della giunta, considerando ovviamente Dodi come suo fedele pretoriano.

E’ lo stile Nai, insomma. Quello di un centrodestra nuovo, dialogante, non rigido ed aperto, malleabile. Educato, che sa i congiuntivi, porta begli abiti e sa usare le posate a tavola.

Fidatevi, non è una cosa da poco.

Fabrizio Provera

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