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Dall'archivio:

Incendio Mortara: c’erano rifiuti proibiti e speciali, rivela il Corriere

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MORTARA – Si tinge di giallo l’incendio avvenuto nelle scorse settimane all’impianto di stoccaggio rifiuti a Mortara.

Il Corriere della Sera sta conducendo in questi ultimi giorni un’inchiesta, dalla quale è emerso che  “tra i rifiuti stipati alla Eredi Bertè di Mortara «non c’era più quella divisione tra i vari cumuli prevista dai regolamenti», come ha illustrato davanti alla commissione ambiente di Regione Lombardia il comandante provinciale dei vigili del fuoco Danilo Pilotti, ma tra gli scarti, stando a una testimonianza raccolta dal Corriere, vi sarebbero stati anche rifiuti non autorizzati. Dal cumulo di macerie sarebbero spuntati nel corso dell’incendio anche scarti per cui l’azienda di via Fermi non aveva ricevuto il permesso a stoccare.

Se questi elementi dovessero essere confermati dagli inquirenti l’inchiesta della Procura di Pavia, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Mazza, potrebbe avviarsi almeno in questa prima fase alla contestazione di un reato colposo nei confronti dei titolari dell’azienda e si procederà anche al carotaggio del terreno sottostante i rifiuti”.

Il quotidiano mette sotto la lente anche i problemi legati alla produzione agricola, aggiungendo che “i produttori risicoli che per il momento non possono vendere il raccolto ma hanno disposizione di stoccarlo proprio in vista dei risultati delle verifiche ambientali. Inoltre sotto la lente d’ingrandimento della Procura c’è anche il lavoro del tecnico abilitato per la certificazione del 2014 sul funzionamento dell’impianto antincendio interno all’azienda, che a quanto risulta, nel corso del rogo, sarebbe invece risultato inefficiente dando così modo alle fiamme di propagarsi velocemente senza poter intervenire nell’immediato”.

Entro la prossima settimana gli inquirenti dovrebbero avere un quadro esaustivo e completo dell’accaduto, su cui obiettivamente si allungano ombre oscure.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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