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Il Proust di aprile…con Marco Pinotti

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA – Marco Pinotti, nato a Legnano, risiede a Marcallo, “ma – ama sottolineare – sono cresciuto a Magenta”, dove, dal 1999, è titolare dell’omonimo Bar Tabaccheria di via 4 giugno, un piccolo spazio assai frequentato e vivace nel cuore cittadino.

Il tratto principale del suo carattere?
Il dinamismo.
La qualità che preferisce in un uomo?
Il rispetto per le persone.
E in una donna?
La bontà d’animo.
Il suo principale difetto?
Sono disordinato.
Il sogno di felicità?
Sono contento della mia vita così come è.
Il suo rimpianto?
Non aver iniziato da ragazzino a giocare a tennis.
Il giorno più felice della sua vita?
‘Quelli’ della nascita delle mie figlie.
E il più infelice?
Il giorno in cui ho saputo della malattia di mia madre.
L’ultima volta in cui ha pianto?
Quando è morta mia madre.
La sua occupazione preferita?
Il mio lavoro.
Materia scolastica preferita?
Meccanica.
Autori preferiti?
F. Guicciardini, N.Machiavelli, E.A. Poe e K. Follet.
Libro preferito?
“I pilastri della terra” di K. Follet
Attore e attrice preferiti?
Robert De Niro e Whitney Houston (ne ‘La guardia del corpo”)
Film cult?
La saga di Star Trek
La canzone che canta sotto la doccia?
“Il cielo” di Renato Zero
Colore preferito?
L’azzurro.
Fiore preferito?
La rosa.
Città preferita?
Milano.
Personaggio storico più ammirato?
Carlo Magno.
Personaggio politico più detestato?
Susanna Camusso.
Il dono di natura che vorrebbe avere?
La capacità di nascondere le mie emozioni.
Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico?
La statura. Mi piacerebbe essere più alto.
Stato d’animo attuale?
Sereno.
Le colpe che le ispirano maggior indulgenza?
Quelle commesse pensando di fare del bene.
Come vorrebbe morire?
Facendo a qualcosa che mi piace.
Il suo motto?
“Non mollare mai, sperare sempre”.
Franca Galeazzi

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