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Il Parco del Ticino spinge il rilancio delle aree protette

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Grande partecipazione lunedì al convegno promosso in Regione Lombardia. Esperti di fama nazionale e internazionale hanno  analizzato i problemi e  le sfide  che attendono le aree protette nel nuovo millennio

MAGENTA – “Un tavolo permanente di coordinamento dei Parchi che intendono impegnarsi nella sfida per superare le barriere che finora hanno rallentato la crescita della consapevolezza dell’importanza strategica delle aree protette”. Il Parco del Ticino si mette ancora una volta in gioco e si propone di guidare il nuovo ruolo, le sfide e le attese che il sistema dei Parchi si trova ad affrontare nel terzo millennio. E’ quanto emerso ieri sera al termine del convegno organizzato in Regione Lombardia e che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone e di relatori  di fama nazionale e internazionale che hanno impreziosito la giornata di studio.

 

Il ruolo dei Parchi:

“Il 70% della popolazione europea vive in aree urbane e i cittadini metropolitani hanno un contatto minimo o nullo con l’ambiente naturale – ha spiegato Gioia Gibelli, consigliere con delega alla Pianificazione,Paesaggio e GIS, Settore Gestione siti Natura 2000 del Parco del Ticino –  Ma è nelle città che vengono prese le decisioni che riguardano tutto il territorio. Ignorando, sempre più spesso, i dinamismi della natura, dei paesaggi agrari, dei fiumi, e soprattutto le interconnessioni tra quegli ecosistemi e la vita quotidiana delle città. Le conseguenze di questa rimozione della natura stanno nei danni e nei disastri che si rincorrono con sempre maggior frequenza: dissesto idrogeologico fuori controllo, sottovalutazione dei rischi legati al cambiamento climatico, squilibri ambientali. I parchi rappresentano la cura. Sono luoghi in cui i cittadini urbani del XXI secolo, oltre a trovare il benessere fisico e psichico, il silenzio, la bellezza e la lentezza, potranno recuperare anche la conoscenza che permetterà loro di assolvere il grande compito che l’umanità si è data: gestire l’ecosistema umano globale. La conservazione della biodiversità resta naturalmente la mission centrale dei Parchi del XXI secolo, ma il suo senso si amplia. Le funzioni ecologiche che le aree protette preservano servono anche a erogare servizi ecosistemici a sostegno delle città, dell’economia e della società.  Inoltre i Parchi sono i luoghi in cui si concentrano alcune realtà e competenze scientifiche, amministrative, relazionali che costituiscono un capitale fondamentale anche per la gestione dei territori esterni. I Parchi possono attuare sinergie, scambiarsi e fornire servizi e competenze specifiche dove queste mancano, costruendo reti immateriali di grandissimo valore per l’ottimizzazione dei compiti, della segnalazione delle novità e dei cambiamenti, della prevenzione”.

Il tavolo permanente:

Il tavolo permanente di coordinamento dei Parchi avrà tra gli obiettivi   rendere evidenti le possibilità di uno sviluppo sostenibile legato ai Parchi; fornire un supporto tecnico agli aderenti per superare difficoltà burocratiche crescenti; predisporre strumenti per lo sviluppo ecosostenibile dei territori protetti; dare certezze ai Parchi che hanno bisogno di programmare l’azione di difesa della biodiversità ragionando su tempi lunghi; esportare all’esterno dei Parchi  strategie di lungo termine di governo di area vasta e pratiche sostenibili nella gestione del territorio, nello sviluppo economico e nel coinvolgimento delle comunità.

Il convegno:

“Ringrazio la consigliera Gibelli per aver organizzato questo convegno che ha richiamato l’interesse di oltre 300 persone, con relatori di alto profilo professionale. Ringrazio anche  tutto lo staff del Parco del Ticino che si è adoperato  per la buona riuscita dell’evento. Ancora una volta il nostro Ente si è fatto promotore di un evento importante – ha dichiarato il presidente del Parco del Ticino, Gian Pietro Beltrami –, puntando l’attenzione sul nuovo ruolo che dovranno svolgere i Parchi nei prossimi decenni. Tante cose sono cambiate dalla prima legge Regionale istitutiva delle aree protette ad oggi. E’ arrivato il momento di fare il punto della situazione in un momento di grandi cambiamenti, a cominciare dal nuovo Progetto di Legge approvato dalla Giunta Regionale, che siamo pronti a guidare per stare al passo  con i tempi senza dimenticare quella che resta la nostra mission, ossia la tutela dell’aea protetta e della sua biodiversità. I risultati di questo importante convegno saranno pubblicati in un quaderno  su iniziativa del nostro Ente”.

 

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