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Il ministro dell’Agricoltura Martina ad Abbiategrasso: ‘Un’agenda agricola ed ambientale per gli enti locali’

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L’esponente del Pd è venuto in castello Visconteo a sostenere la candidatura di Lele Granziero e ad affrontare i temi connessi al suo dicastero

ABBIATEGRASSO – Il ministro dell’Agricoltura e vicesegretario del Pd, Maurizio Martina, è stato nella sala consigliare del castello Visconteo di Abbiategrasso per incontrare il candidato sindaco Lele Granziero e il mondo agricolo.

Ha esordito il sindaco Gigi Arrara, che ha dato il benvenuto al ministro Martina “che torna ad Abbiategrasso, venne qui e una settimana dopo fu nominato Ministro. Tutti sanno che siamo la zona più bella ed agricola della Città Metropolitana, Abbiategrasso è la seconda città per estensione dopo Milano. Una zona storicamente agricola, con 155 cascine. E come abbiamo sostenuto per 5 anni, l’agricoltura può essere una delle risposte alla crisi economica, oltre al fatto che viviamo in una zona estremamente affascinante dal punto di vista paesaggistico”.

Il candidato sindaco del Pd Lele Granziero ha esordito “ringraziando le associazioni degli agricoltori e gli agricoltori stessi. Grazie al ministro Martina, io ero un ragazzino quando mi iscrissi alla Sinistra Giovanile e lui ne era segretario. Il ministro sta lavorando per la tracciabilità dei prodotti e per politiche attente al comparto italiano. Nella variante del Pgt appena approvata, 130 ettari di territorio sono stati restituiti al Parco del Ticino. Vogliamo perciò sostenere quei produttori agricoli che lavorano per la qualità, magari anche in modo biologico. Chiudo con un obiettivo semplice: è mia intenzione creare un  assessorato al Marketing Territoriale, che comprenda anche il valore dell’agricoltura, valorizzando così anche tutto l’indotto, legandolo anche all’aspetto culturale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ quindi toccato all’ospite principale, ossia il ministro Maurizio Martina. “Grazie della vostra presenza, è un piacere essere qui. In bocca al lupo a Lele, Abbiategrasso ha iscritta nel suo Dna la destinazione agricola, una vocazione intrinseca. L’agricoltura sarà sempre più centrale per lo sviluppo dei territori, e dove i Comuni hanno interpretato bene il tema agricolo hanno migliorato stili e qualità di vita. Rappresentando la ragione per cui le famiglie vengono a vivere in un determinato posto. In questi anni abbiamo cercato di rimette al centro dell’attenzione la questione agricola, ed Expo ci ha aiutato parecchio. Abbiamo condotto battaglie per l’etichettatura del latte, ora la faremo per il riso, lo stiamo facendo per grano e pasta. Abbiamo cercato di ridurre la pressione fiscale sulle imprese agricole, cercando di incentivare la giovane occupazione in agricoltura, che sta vivendo un grande cambio di fase, penso alla volatilità dei prezzi. Cerchiamo di evitare il dumping dei prezzi sui prodotti italiani di qualità. So benissimo che restano aperti parecchi temi, come il recupero di cascine e contesti rurali in senso multifunzionale. Mi piacerebbe che Abbiategrasso avesse un’agenda agricola su cui lavorare, e mi piacerebbe che a farlo fosse Lele Granziero”.

Sono intervenuti successivamente alcuni rappresentanti delle associazioni agricole di categoria, che hanno sottolineato i temi caldi (e i problemi) del settore.

Presente tra il pubblico anche l’onorevole corbettese Franesco Prina, componente della commissione Agricoltura della Camera. 

 

 

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