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Dall'archivio:

Il caso di Carlotta: ieri sera ricostruita la scena del delitto in piazza Napoli a Milano

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Il magentino Marco Venturi è indagato,  su di lui pesa anche un’inchiesta per stalking e lesioni per episodi precedenti alla morte della donna. Ma quanto conta la pressione mediatica in questa vicenda?

MAGENTA/MILANO – Con delega della Procura di Milano ieri sera la Squadra Mobile ha effettuato una ricostruzione di quanto sarebbe avvenuto la sera del 31 maggio 2016 quando in Piazza Napoli è stato trovato privo di vita appeso ad un albero il corpo della stilista milanese Carlotta Benusiglio, al tempo 37enne.

Dopo che i legali della parte offesa hanno presentato una ricostruzione alternativa dei fatti, opponendosi alla richiesta di archiviazione del caso, la Squadra Mobile ha proceduto con la ricostruzione riproducendo la presunta scena del delitto. E’ quanto si legge in una agenzia diffusa da Omnimilano, così come stamani sul Corriere.it:

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_09/piazza-napoli-suicidio-manichino-albero-ricostruita-morte-carlotta-benusiglio-stilista-indagato-omicidio-69bb090e-7cc2-11e7-9293-13df2eb6c4db_amp.html

in un articolo a firma del collega Cesare Giuzzi.  Dunque, la vicenda della “strano omicidio” della stilista torna a far parlare di sé in questa estate. Ve ne parliamo perchè il fidanzato di Carlotta, all’epoca dei fatti, era Marco Venturi, magentino di una famiglia molto conosciuta in città e che attualmente gestisce un B&B nei pressi della stazione ferroviaria.

La campagna mediatica portata avanti negli ultimi mesi in modo incessante dalla famiglia della vittima, evidentemente, sta portando i suoi frutti. Presenze costanti  come dimostrano le foto qui a lato nei principali talk show che si occupano di casi insoluti, vedi Quarto grado su Rete 4, piuttosto che Chi l’ha visto su Rai 3 che, ancora di recente, a metà luglio, ha dedicato buona parte di una sua puntata. Da parte sua i legali di Marco Venturi, hanno sempre rispedito al mittente ogni accusa. Le ipotesi al vaglio comunque sono le più disparate. In questi mesi, le cronache tra il gossip e la giudiziaria, è giusto rimarcarlo, hanno avanzato le ricostruzioni più azzardate. Alcune anche piuttosto – lasciatelo dire – da buco della serratura e assai pruriginose.

Si è parlato di un gioco erotico finito male, sesso estremo, e altre “amenità” di questo genere. Al netto di tutto questo c’è una ragazza morta e una famiglia che domanda legittimamente di capire come sono andate davvero le cose. Dall’altra parte, c’è una famiglia che vive a sua volta un dramma e che è a disposizione dell’autorità inquirente. Marco ultimamente è stato visto più volte nella sua Magenta e come si può notare anche dal suo profilo facebook non ha certo ‘archiviato’ Carlotta,  come dimostrano le immagini postate anche di recente.

Su di lui pendono accuse anche di violenze nei confronti della fidanzata. Il che, beninteso, non  ha alcun nesso di causalità con quanto accade in quella maledetta notte del 31 luglio 2016.  Nelle prossime settimane, probabilmente, si capirà meglio se gli inquirenti avranno trovato materiale probatorio adeguato per andare avanti o se, invece, l’iniziale richiesta di archiviazione del PM aveva un suo fondamento.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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