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Giornata Mondiale contro l’Aids: dalla Giunta Calati zero proposte

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MAGENTA –   Questa volta, ed è una notizia (scherziamo), siamo perfettamente in linea con quanto scrive Silvia Minardi, capogruppo di Progetto Magenta.

Già, perché neanche a farlo apposta – rispetto al patrocinio negato dall’Amministrazione di Chiara Calati alla proiezione del film ‘120 battiti al minuto’ in programma ieri al Nuovo – proprio questa mattina ci veniva in mente l’esatta immagine che poi Minardi ha pubblicato su facebook.

Ovvero, quel 4 maggio 2011 quando con Luca Del Gobbo sindaco oggi Assessore di Regione Lombardia ci fu un momento di confronto davvero prezioso con Stuart Mik attivista statunitense per i diritti LGBT. Una figura di grossa caratura, forte sostenitore dei diritti umani internazionali, soprattutto di quelli dei paesi più emarginati.

Ora, Del Gobbo cattolico ed espressione da sempre di un’idea tradizionale di famiglia – che è anche quella di scrive – non ebbe paura del confronto. Anzi.  Fu un bel pomeriggio, un bel momento per la città. Ognuno se ne tornò a casa con le proprie convinzioni, ancorato ai propri ideali, ma felice di essersi confrontato con chi magari la vedeva in modo anche assai diverso. Oggi siamo davvero lontani anni luce da quel modo di far politica. E dispiace non poco.

Perchè il primo dicembre è la Giornata mondiale nella lotta all’AIDS. Il che non c’entra nulla con la questione delle coppie omosessuali e diritti del loro mondo arcobaleno. Stiamo parlando di due argomenti assai distanti tra loro.

Il sottoscritto per esempio e in più occasione,  a costo di beccarsi del ‘parruccone’, ha sempre sostenuto e continua a ribadire che non è pensabile, nemmeno lontanamente immaginabile, di mettere sullo stesso piano una famiglia composta da una mamma, un papà e dei figli rispetto a qualcosa che non può chiamarsi famiglia.

Ma il discorso qui ci porterebbe troppo lontano. Il punto grave è un altro.  Prendiamo per buona la versione del Sindaco  – considerato che non abbiamo visto il film oggetto del contendere – ossia, che in ‘120 battiti al minuto’ viene descritta un’idea di famiglia non in linea con gli ideali dell’Amministrazione.

Benissimo, ci può stare. Ma questo non cambia nulla rispetto al silenzio assordante che questa Amministrazione ha fatto arrivare su un tema ancora così importante  e di stringente attualità, qual è quello della prevenzione e dell’informazione sessuale, specie tra i più giovani, rispetto all’HIV.

Paura, ignoranza del fenomeno, bigottismo,scarsa sensibilità? Non lo sappiamo.  Sappiamo, però, che in Regione Lombardia dove c’è una Giunta di centrodestra e un Governatore della Lega Nord che ha senso delle Istituzioni, anche quest’anno è stata fatta una campagna informativa massiccia in tal senso. L’anno passato ci fu anche un flash mob ben riuscito e partecipato.

Ieri, l’agenzia di stampa Lombardia Notizie ha battuto diversi lanci sull’argomento e il Pirellone è stato illuminato a giorno con la scritta Stop Aids (vedi foto sopra).  Questo per dire che ci poteva stare un piano B, alternativo alla proiezione del film. Invece, zero. Nulla di tutto questo, tabula rasa.   E questo spiace perchè significa mancanza d’idee. Ma spiace ancora di più se si pensa che in questa Giunta, così come nei gruppi di maggioranza, ci sono diversi giovani. Il Sindaco in primis. Allora viene da pensare che su alcuni argomenti, la differenza, quasi sempre, non la fanno le sigle di partito ma le persone.

F.V.

 

 

 

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