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Filosofi e dintorni, noi ci (ri)proviamo: Emanuele Torreggiani direttore artistico delle serate culturali di Magenta

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Ticino Notizie rilancia la ‘candidatura’ del nostro editorialista principe, perché la cultura (filosofi o meno, questo non conta) è determinante per la vita di una città come Magenta

 

MAGENTA  – La scelta del sindaco Chiara Calati- che dice NO alle serate filosofiche lanciate negli scorsi anni da Marco Invernizzi e dal centrosinistra-  era largamente annunciata e attesa, ma è comunque diventata oggetto di contendere politico/culturale, da quando Ticino Notizie ne ha scritto ieri (come capita spesso, ormai, e ci fa assai piacere).

Il tema è spinoso e si presta a diverse interpretazioni. Alle serate filosofiche (non tutte, certo) ci siamo andati e di gente, specie giovani, ce n’era parecchia. Inconfutabile, e non parliamo solo di Massimo Cacciari. Legittimo anche invocare modalità diverse, organizzative e finanziarie. Legittimo sostenere che le serate filosofiche non sono l’unico modo per concepire e diffondere la cultura.

Molti festival e kermesse culturali (penso alla Milanesiana di Betta Sgarbi, che conosco bene avendo lavorato al settore Cultura della Provincia di Milano per 5 anni), peraltro, sono nati con fondi pubblici e poi sono cresciute grazie a fondi privati e di sponsor. 

Può funzionare, in termini metodologici, anche l’idea di chi pensa alla sussidiarietà e alla NON volontà di imporre, ma di lasciare associazioni e gruppi culturali liberi di intraprendere. Quello che peraltro pare siano intenzionati a fare Invernizzi e Urbanamente, che hanno sostenuto di voler continuare con le serate filosofiche anche senza il sostegno pubblico.

Quello che però non può ASSOLUTAMENTE mancare- in una città importante come Magenta- è a nostro avviso il Pensiero, la Riflessione, l’Elaborazione Culturale. Che può passare da percorsi anche molto diversi.

Quello che non può mancare, il fil rouge, dev’essere ovviamente la qualità e il livello del dibattere. E allora noi ci rivolgiamo al sindaco nonché assessore alla Cultura di Magenta, Chiara Calati, per proporre la figura di Emanuele Torreggiani come ‘direttore artistico’ di un rinnovato ciclo di incontri culturali. Siamo certi che Emanuele, sulla scorta della sua consolidata esperienza, potrebbe organizzare un cartellone di altissimo profilo, anche in assenza di investimenti faraonici (perché il  nodo è soprattutto, anche se non solo, quello). 

Da parte di Emanuele siamo certi che esiste l’assoluta e piena disponibilità a parlarne. ‘Palla’ al sindaco, insomma.

Fabrizio Provera

 

 

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