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Federica Garavaglia (FI): “Voglio riaccendere le luci di questa città””

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MAGENTA – “Ho scelto di fare l’avvocato per il desiderio di conoscenza. Perché solo se si conosce a fondo, allora, si è anche protetti, in quanto, si conoscono i propri diritti ma anche i propri doveri. Per lo stesso motivo, oggi ho deciso di cogliere questa opportunità”. Federica Garavaglia, 33enne, candidata di Forza Italia al Consiglio comunale ha le idee ben chiare. La stessa determinazione e la stessa ‘visione chiara’ delle cose – volendo mutuare almeno in parte, lo slogan del candidato sindaco della sua coalizione Chiara Calati – che l’hanno condotta a laurearsi in giurisprudenza e a dare concretezza a quell’aspirazione che coltivava sin da piccola. “Sono di Robecco sul Naviglio anche se ho deciso di farmi una famiglia qui a Magenta dove vivo da due anni a questa parte. Comunque, mi considero magentina a tutti gli effetti perché è dalle scuole elementari che vengo qui tutti i giorni”. Che anni, verrebbe da dire, quegli anni. “Già – annuisce col capo Federica – allora Magenta era una città piena di fermento, un autentico polo attrattore per questo territorio. Oggi non è più così, è una città che ha perso di smalto, le attività commerciali sono in grossa difficoltà”.  Ma Federica non vuole solo osservare e criticare semplicemente. “Non basta – spiega – bisogna mettersi in gioco. Amministrare significa impegnarsi per il bene comune. Io ho deciso di metterci la faccia, l’ho trovato un passaggio quasi scontato e quando mi si è presentata l’opportunità non ci ho pensato due volte”. La Garavaglia garantisce che metterà tutto il suo impegno per riuscire a parlare e, soprattutto, a coinvolgere alcuni mondi della città. A partire dai giovani. “Non è vero comunque che sono così disinteressati e distanti. Bisogna saperli anche ascoltare e, soprattutto coinvolgerli”.  Per far questo Federica si è già data delle priorità. A cominciare dal lavoro. “Perché da qui parte tutto, il resto viene dietro a catena. Certo – osserva – la crisi economica morde ancora. Ma l’Amministrazione si è chiesta come meglio sostenere questo mondo? Idem dicasi con i commercianti: ha bussato a tutti i negozianti per sapere come muoversi ed evitare di vedere nuove saracinesche abbassarsi?”. Altro tema caro alla candidata azzurra è quello della sicurezza. “Amo andare a correre (oltre che leggere romanzi) e onestamente, parlo da ragazza, soprattutto in certe ore del giorno, mi farebbe piacere  un maggior controllo del territorio. Intendiamoci, non parlo solo delle periferie, ci sono anche delle vie centralissime, dove il tema della sicurezza non è affatto secondario”.  L’altra priorità è la scuola. “Perché la cultura della legalità si costruisce sui banchi di scuola. E’ qui che si avvicina il bambino alla propria città, gli si fa comprendere che cos’è il senso civico, perché ci si deve mettere in gioco”. E si torna così sempre al punto di partenza. A quel bisogno di conoscenza. “Perché se non si sa, se non si è informati non si può nemmeno agire in modo consapevole”. Quell’informazione di cui, rileva la Garavaglia, l’Amministrazione uscente ha difettato, quanto meno nel caso dei migranti alla Casa Vincenziana. “Io ritengo che l’accoglienza, seppur a determinate condizioni, oggi costituisca un processo irreversibile. Però i cittadini debbono essere informati. Ecco su questa vicenda quest’aspetto è stato trascurato dalla Giunta. Magari con una maggiore informazione anche i residenti avrebbero potuto reagire diversamente. Premesso che Magenta, comunque, è una città in cui l’accoglienza è davvero al primo posto”. Sorprendentemente l’appello finale di Federica non è, come avviene in questi casi, pro domo sua. “ll mio auspicio è che la gente vada prima di tutto a votare. E’ un aspetto fondamentale, tanto più nelle nostre comunità che sono quelle più prossime a noi. Votare non è solo un diritto, ma soprattutto un dovere civico, non scordiamocelo mai”.

 

(*spazio informativo a cura del candidato)

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