Riceviamo e pubblichiamo
ABBIATEGRASSO – Terminato il ballottaggio del 25 giugno siamo alle solite. C’è chi vince anche se di poco e chi no, come è successo ad Abbiategrasso tra i Candidati Nai di destra e Finiguerra lista civica. Come naturale, chi vince spiega i suoi perché e la bravura dei suoi alleati. Invece chi perde lancia un virus, Renzi per primo, che infetta anche altri che hanno perso: la colpa è sempre solo degli altri. E’ il caso nostro perché in qualche articolo (non so se intervista) il perdente ha colpevolizzato chi non avrebbe dato precise indicazioni di voto. Ricordare come si è comportato lui nel ballottaggio del 2012 verrebbe la voglia di piangere: niente indicazioni perché destra (con le stesse forze politiche di oggi) e coalizione di centro sinistra sono uguali. E questo significa appunto che l’arroganza sostituiva e sostituisce l’intelligenza. E’ il caso del candidato ex sindaco ed ex consigliere comunale Finiguerra. Come si fa a non capire che quei 2.200 voti in più che lo hanno portato a soli 120 voti in meno del concorrente di destra, sono venuti da molti di quelli, militanti in partiti o associazioni, che lui ha regolarmente ignorato e forse anche sbeffeggiato?? Se poi alle sue colpevolizzazioni si aggiunge anche qualche suo attivista, pentito di essere stato di sinistra, che tira in ballo “Che” Guevara, siamo alla follia. Pensare che nelle elezioni per il Parlamento Europeo, essendo Finiguerra candidato nella lista “Tsipras”, per disciplina di Partito, contrariamente ai suoi ex alleati di Coccinelle, è stato votato dal PRC, dimostra la sua storica scarsa intelligenza. Viene la voglia di darsi del fesso perché una volta si può sbagliare, ma se si sbaglia anche la seconda, la cosa è preoccupante e diventerà un motivo di riflessione per il futuro. Comunque, e a scanso di equivoci, preciso che il mio voto è stato contro la coalizione delle destre e non per il suo programma. Sono ancora in grado di intendere e volere: mai voti a razzisti, xenofobi e neofascisti.
Abbiategrasso, 28/6/2917 Carlo Amodeo-militante PRC
Pubblichiamo e rispettiamo il tono e lo spirito della lettera di Carlo Amodeo.
Solo, sommessamente, una breve chiosa. La sinistra abbiatense è storicamente forte e presente, alle elezioni a volte vince a volte perde, ma il suo radicamento è fuori discussione. Produce anche dibattiti interessanti, pur comprese alcune ‘prefiche’ noiosette a dire il vero, però il pensiero non manca. Aggiungiamo che è curioso criticare chi ha fondato dal nulla quello che da 5 anni è la prima forza politica della città- capace di raccogliere il 26% al primo turno e il 49.5% al ballottaggio- da quanti, ormai da tempo, racimolano percentuali non proprio da prefisso telefonico, ma bassine sì; e presentando un candidato sindaco di spessore come Emilio Florio.
Finiguerra- lo diciamo dal mese di aprile- si è ‘riposizionato’m offrendo agli elettori una proposta politica nuova, oltre la dicotomia destra-sinistra. Se chi non lo capisce continuerà a NON capirlo, rischia di produrre per altri 5 anni dibattiti in perfetto stile Nanni Moretti (‘mi si nota di più se vengo o non vengo?’), salvo poi raccogliere un emozionante 2-3%. Cominciamo a credere che per qualcuno sia la massima aspirazione, in politica.
F.P.