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Ambrogio Colombo: “Don Giuseppe, un grande amico e un grande prete”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA –  “Eravamo amici, è stato il mio parroco quando sono diventato sindaco di Magenta con lui ho pronunciato il mio primo discorso”.

Ha la voce rotta dalla commozione Ambrogino Colombo, già senatore della Democrazia Cristiana e presidente del Centro Studi Kennedy a lungo sindaco di Magenta negli anni in cui don Giuseppe, rivoltò letteralmente come un calzino la parrocchia di San Martino, dando una frustrata di vitalità e dimostrando tutte le sue doti di prete manager che sapeva guardare avanti.

“Ci sentivamo spesso – rivela Colombo – sapevo che era stato operato. Sembrava che le cose volgessero al meglio poi la febbre alta, ci siamo sentiti ancora qualche giorno fa. Ho fatto in tempo a salutarlo”.  Colombo e Don Giuseppe in quegli anni si sono incrociati spesso, un’amicizia sincera e profonda, costruita sul reciproco rispetto e la collaborazione per il bene della città.

 

“Quando potevo salivo da lui  sul lago e trascorrevamo del tempo insieme. A maggio abbiamo trascorso una bella giornata. C’era anche don Aurelio (don Aurelio Frigerio) e sono stati davvero dei bei momenti”.

Don Aurelio Frigerio negli anni Ottanta è stato il don che ha mosso i suoi primi passi a Magenta, il ‘don dell’Oratorio’, altro pilastro della San Martino, un educatore prezioso per tanti ragazzi.  “Aveva un grandissimo carisma  – dice ancora Colombo parlando di don Giuseppe – a lui bastavamo poche parole, ci guardavamo negli occhi e ci capivamo. Lui con un sguardo ti diceva tutto”. 

Anche il presidente del Centro Studi Kennedy evidenza il grande impegno “politico” nel senso più nobile del termine di don Giuseppe.

 

“Una sera – conclude – eravamo con il Giuseppe Mettica (fu il presidente del nuovo Ospedale di Magenta oltre che tra i fondatori della San Vincenzo in città) per un’iniziativa pubblica. Prima parlò don Giuseppe, poi toccò a me.  Alla fine  il Giuseppe prese la parola e con una delle sue argute riflessioni disse: questa sera per la prima volta abbiamo sentito parlare un prete da sindaco e un sindaco da prete…”. 

P

 

 

F.V.

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