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Abbiategrasso, le ragioni del SI al referendum nell’incontro del Castello

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Introdotti dal sindaco Nai sono intervenuti numerosi esponenti politici

ABBIATEGRASSO – Tutto esaurito nella sala consiliare del castello Visconteo per dibattere sulle ragioni del SI al referendum regionale sull’autonomia del 22 ottobre, che si è tenuto questa sera a Bià.

Ha esordito il sindaco Cesare Nai: ‘Grazie per essere presenti cos’ numerosi ad un incontro indetto dalle forze politiche sostenitrici del SI al referendum del 22 ottobre

Con noi l’assessore regionale Francesca Brianza, Vera Cocucci, Luca Del Gobbo, Riccardo De Corato, Eugenio Casalino, Pietro Bussolati

Anche io sostengo le ragioni del SI, e credo sia doveroso approfittare dell’occasione referendaria’

L’assessore regionale Francesca Brianza (Lega Nord) ha rilevato che “il 22 ottobre noi lombardi avremo un’occasione storica, da non perdere. La Regione ha realizzato un opuscolo per spiegare come mai la Lombardia è speciale, e cosa ne fa un’eccellenza. Penso che tutti voi già sappiate dei tanti primati lombardi. Sappiamo che il residuo fiscale è di 54 miliardi di euro, ossia 175 milioni di euro nella sola Abbiategrasso: è la differenza tra quello che gli abbiatensi pagano allo Stato e quello che non ritorna a tutti gli stessi cittadini. In sostanza noi lombardia siamo in credito di 54 miliardi, e si tratta della cifra più alta in Europa. Molte volte si è provato ad ottenere maggiori competenze e più deleghe, ma non ci siamo riusciti: ora non possiamo lasciare scappare questo treno”.

Eugenio Casalino (Movimento 5 Stelle) ha aggiunto che “dovremmo tornare a quando si votò per il referendum: senza una maggioranza di due terzi del Consiglio difficilmente avremmo potuto votare. Noi non dicemmo no in via preventiva. Fummo inoltre noi a proporre il voto elettronico: con queste proposte ci siamo presentati alla maggioranza. Penso sia fuorviante parlare solo del residuo fiscale e confonderlo con le deleghe previste in Costituzione. Di fatto, col referendum chiediamo di farci gestire alcune funzioni importanti”.

Il capogruppo di Fdi An, Riccardo De Corato, ha ringraziato anch’egli il sindaco Nai e i presenti, sottolineando come “Fdi sostiene il referendum, avendo approvato un programma che ha portato all’elezione di Maroni nel 2013. E’ lì che s’inizia. Per 5 anni la Lombardia ha subito tagli pesantissimi dal Governo. E allora credo sia giusto andare a trattare col Governo NON con una delibera, ma con il voto popolare.  Il problema delle funzioni da assegnare alle Regioni risale almeno al 2001. An, già nel 1996 a Verona, aveva iniziato una riflessione sulle autonomie regionali. Ecco perché invito tutti a votare SI il 22 ottobre”.

E’ poi toccato all’assessore regionale Luca Del Gobbo, che ha rilevato come “in Italia da anni c’è un  centralismo eccessivo, da anni le Finanziarie portano avanti la filosofia dei tagli lineari, profondamente sbagliata. Questo referendum chiede equità, nient’altro. Funziona meglio una risposta se le risorse sono più vicine ai cittadini. Cosa cambierà se milioni di lombardi chiederanno l’autonomia prevista dalla Costituzione? Potremo essere sempre di più la locomotiva del sistema Italia. Nel mio settore, Ricerca e Innovazione, abbiamo messo fondi importanti per decine e decine di progetti dalla rilevanza straordinaria. Abbiamo la possibilità di migliorare la vita delle persone. Quindi, se la Lombardia potesse fare da sè in tema di ricerca, faremmo certamente grandissimi passi in avanti. Abbiamo norme vincolanti che riguardano le assunzioni, tanto per fare un altro esempio. Vogliamo parlare dei 23mila dipendenti regionali della Sicilia, rispetto alle poche migliaia di quelli lombardi? Più autonomia e più competenza significano anche poter fare cose che ormai le Province non riescono a fare, mi riferisco ad esempio a un tema come l’edilizia scolastica. E’ per questo che chiudo dicendo di convincere tutti i nostri amici a votare SI”.

(riporteremo successivamente gli altri interventi)

 

 

 

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